La mia parola dell’anno, quella guida, per il 2019 sarà semplicità.
“tutto dovrebbe reso più semplice possibile, ma non più semplicistico” (Einstein)
La semplicità fa già parte del mio stile, la predico un giorno si e l’altro pure: forme semplici e pulite, come i disegni, come il mio sito, come la mia grafica.
Ma quest’anno voglio portare questo stile anche dietro le quinte. Del tipo che io mi faccio tre miliardi di domande prima di prendere una decisione, monto su castelli che poi crollano in attimi.
Voglio semplicità anche nella gestione, ecco tipo la fatturazione elettronica è proprio l’anti semplicità ma per fortuna ne sono fuori perché il mio regime è ancora nel forfettario.
Voglio la semplicità nelle scelte lavorative, non dico di scegliere la strada più semplice perché in quel caso si scende al semplicismo e non è cosa buona.
Ma soprattutto voglio semplicità anche nella mia vita personale, nelle scelte future che dovrò fare per mio figlio Matteo, tipo che adesso devo fare l’iscrizione alla scuola primaria, ce l’ho fatta ho scelto il tempo pieno.
Ma anche perché poi che senso ha complicare le cose, ci sono già i tanti imprevisti ad incasinare la vita, se possiamo scegliamo la strada più semplice.
Si semplice che non vuole dire affatto facile!
Bene dopo questo sproloquio del 3 gennaio vi auguro una anno fatto di belle cose e spero tanto di avermi ancora qui con me nonostante il mio approccio semplice alla vita.
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Daniela
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